Meteo e Vele: elementi chiave della strategia di gara

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Meteo e Vele: elementi chiave della strategia di gara

03 Novembre 2022

Il meteo gioca un ruolo fondamentale nella strategia di una regata: ogni skipper deve scegliere la rotta che seguirà in totale autonomia, senza aiuti e interventi esterni. L’analisi del meteo è un aspetto cruciale della regata e occupa parecchie ore al giorno durante una traversata oceanica. Sono ore chiave per le decisioni da prendere.  

Come molti team, partiremo con un road book fornito da un esperto di meteorologia. Un road book è un documento che, a partire dallanalisi delle ultimissime previsioni raccolte prima della partenza, indica una traiettoria ottimale da seguire e la tempistica delle manovre: tipo quante ore o giorni navigare seguendo questa rotta, con questo vento, per poi virare tale giorno a una data ora perché il vento girerà in un’altra direzione. E così via praticamente fino al traguardo…– commenta Alberto Bona.

Se nei primi 2-3 giorni è affidabile, col passare del tempo il meteo risulta meno preciso proprio perché si basa su previsioni che guardano troppo avanti e di conseguenza non possono avere la stessa precisione. Durante la regata, il lavoro al carteggio, cioè al computer con i programmi di routage, consiste nel confrontare le condizioni previste con quelle osservate, aggiornare le previsioni scaricando via internet gli ultimi modelli meteo, confrontare i dati forniti dai vari modelli tra loro perché non sempre coincidono, capire l’evoluzione generale dei sistemi per adattare e correggere la rotta ipotizzata nel road book, con l’obiettivo di andare veloce ma sempre nella direzione giusta.

Siamo a ridosso della partenza e sembra ormai sicuro che le condizioni saranno toste sin dallinizio. Partiremo con vento forte, di bolina, e il mare sarà molto formato alluscita della Manica e nel Nord Atlantico. Sappiamo anche che ci sarà un primo fronte da attraversare. Nei prossimi bollettini cercheremo di capire con maggiore precisione quando passerà questo fronte e dove bisognerebbe essere in quel momento – sottolinea lo skipper.

Un’altra decisione fondamentale nella strategia di gara riguarda le vele. È una decisione importante che viene presa dal team a meno di 48 ore della partenza ed è influenzata dallo scenario meteo di questa Route du Rhum. Ma quante e che tipo di vele ci sono a bordo di un Class40 di nuova generazione come il Class40 IBSA?

Ce lo spiega Alberto Bona: Il regolamento Class40 limita l’altezza dell’albero e la superficie velica a 115 mq di bolina, con randa e solent. Inoltre è limitato a otto il numero delle vele che possiamo avere a bordo. Abbiamo la randa che è la vela principale, steccata e armata sul boma, a prua un solent, una trinchetta più piccola e una tormentina per il vento forte. Poi per i laschi abbiamo un gennaker montato su avvolgitore, valuteremo se prendere quello piccolo o quello grande. E infine tre spinnaker: sceglieremo quali portare secondo le condizioni meteo. Per il Class40 IBSA, con il progettista Sam Manuard e il team ci siamo concentrati sulla nuova carena, migliorata, quella del Mach5, senza apportare cambiamenti estremi sul piano velico. Siamo quindi rimasti su forme, superficie e tipi di vele già validati. Abbiamo fatto scelte un po’ diverse sugli spinnaker, ne abbiamo due in più, perciò stiamo ancora ultimando la lista.

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