È stata definita da subito la regata più dura tra quelle nel programma 2023 e non ha tradito le aspettative. Cambi di vento, correnti contrarie, sacchetti impigliati nella chiglia, distacchi e recuperi: la Normandy Channel Race di Alberto Bona è stata una regata da ricordare e da raccontare.
Iniziamo dalla fine: il Class40 IBSA, con a bordo Bona e il co-skipper Pablo Santurde del Arco, ha tagliato il traguardo della Normandy Channel Race nel porto di Ouistreham in Normandia (Francia) alle 08:01:17 di venerdì 9 giugno, completando il percorso in 4 giorni, 16 ore, 46 minuti e 17secondi, classificandosi in sesta posizione.
“È stata una prova complicata e difficile, con qualche errore e qualche intoppo – così Bona commenta il sesto posto del Class40 IBSA – ma abbiamo fatto tanta esperienza per questo tipo di regate che ci tornerà estremamente utile per il futuro, e in particolare per la Rolex Fastnet Race”.
Il Class40 IBSA è sempre stato nel gruppo di testa, ma la regata ha visto continui cambi ai vertici della classifica, di scenario e di strategia, che hanno tenuto gli appassionati con il fiato sospeso fino all’ultimo bordo.
Partito da Caen (Francia) il 4 giugno, il Class40 IBSA è stato in testa alla regata per quasi tutto l’attraversamento della Manica, fino all’approccio con l’Isola di Wight (UK).
A questo punto l’equipaggio ha iniziato a incontrare i primi ostacoli: prima un sacchetto di plastica impigliato nella chiglia e poi il poco vento in prossimità della punta più orientale dell’Inghilterra, contrariamente a quanto narrano le leggende delle coste della Cornovaglia e del Galles.
All’alba del terzo giorno finalmente il vento è aumentato e il Class40 IBSA ha passato il Tuskar Rock (Irlanda) in sesta posizione, scegliendo, per la discesa lungo l’Irlanda, di tenere una rotta molto sotto costa.
Poi il passaggio di due iconici luoghi della vela:
che Alberto ha superato rispettivamente in quarta e in seconda posizione.
Poco dopo, un altro oggetto impigliato nella chiglia, questa volta si è trattato di una rete, che ha costretto Santurde a immergersi per staccarla manualmente, rallentando la corsa del Class40.
Lungo la costa inglese le condizioni meteo si sono subito presentate sfidanti, con mare controcorrente formato e vento fino a 40 nodi, condizioni che hanno seguito il Class40 IBSA anche durante l’attraversamento della Manica, durante il quale Alberto e Pablo hanno affrontato l’ultima bolina della regata assestandosi in sesta posizione.
“Di questa regata – continua Alberto – ricorderemo una partenza estremamente complicata, con condizioni dure che ci hanno dato del filo da torcere quando è stato il momento di scegliere quale vela utilizzare, le nostre ottime scelte nel bordeggio a largo della costa inglese che ci hanno fatto rimanere nel gruppo di testa fino alla fine, un sacchetto e una rete impigliati nella chiglia e la costante battaglia contro la corrente contraria. Adesso testa alla prossima regata e ancora un po’ di bricolage dopo questa prova veramente complicata: la Manica e il Solent si sono rivelati passaggi complessi e impegnativi, ma ci hanno permesso di imparare molto”.