Un miglio e una posizione recuperati nell’ultima notte di regata: Alberto Bona, il suo team e il Class40 IBSA affrontano le ultime 60 miglia di navigazione della Transat Québec Saint-Malo da “highlander”, come li hanno già definiti i media nautici italiani.
Il team, che ha saputo resistere e recuperare 230 miglia di distacco in una settimana, è ora al sesto posto, a dieci miglia dal primo e combatte sotto costa le correnti lungo il Canale della Manica.
L’ingresso nel Canale è avvenuto nel corso della notte tra il 14 e 15 luglio. Un vento medio sta accompagnando gli equipaggi lungo la amata costa bretone, che nelle prossime ore riserverà prima un calo di vento e poi un nuovo rinforzo.
Dopo poco meno di 3mila miglia di regata, i primi dieci equipaggi si trovano in un fazzoletto di circa venti miglia, consapevoli di dover dare il massimo nonostante la stanchezza di una navigazione aspra e ben più lunga del previsto. Una situazione avvincente per gli appassionati di questo sport, che testimonia anche la qualità delle imbarcazioni e degli equipaggi.
Silenzio da bordo del Class40 IBSA, che significa massima concentrazione!
Mentre si concretizza un arrivo nelle prossime ore, Saint-Malo si prepara ad accogliere gli equipaggi stremati e consapevoli di aver compiuto una vera e propria impresa.
Intanto arrivano aggiornamenti dalle Azzorre, dove Ambrogio Beccaria lavora per riparare la barca e Alberto Riva definisce meglio i tratti del suo naufragio, collegati all’impatto con la petroliera che li ha poi tratti in salvo. Si apprende anche che Il Class40 Acrobatica non sarebbe affondato e attualmente si trova alla deriva in Oceano, dove a breve verrà organizzata un’operazione di recupero.