Transat CIC – Day 8 |

06 Maggio 2024

È davvero difficile anche solo immaginare la complessità di questa Transat CIC, seguendola solo con il tracking. Una regata che in questi giorni ha permesso agli equipaggi di seguire una rotta tutto sommato lineare e che, per questo, potrebbe essere “fraintesa” e considerata semplice.

Quello che il tracking non dice, però, è la complessità della situazione che ha visto fin qui gli skipper entrare e uscire da depressioni, l’ultima delle quali davvero consistente e persistente. Quaranta nodi di vento per noi sono un numero sulla mappa, ma per Alberto Bona, a bordo del Class40 IBSA, sono una continua vibrazione, un cadere da onde di quattro metri in andatura portante, un riparare continuamente ogni minimo danno, resistere alla stanchezza e, nei giorni scorsi, al terribile freddo che scende da Nord.

Flotta dimezzata a causa dei ritiri, da venerdì a oggi, nell’ottavo giorno di navigazione, Alberto Bona ha trovato il suo ritmo: quando mancano poco più di 800 miglia all’arrivo, il Class40 IBSA ha consolidato la sua quinta posizione e sta uscendo dalla depressione. Quello che lo attende nelle prossime ore è una sorta di brusca frenata, un’occasione per tirare il fiato e mettere in pausa la modalità sopravvivenza cercando di guadagnare miglia sugli avversari che lo precedono, ma soprattutto ritrovare le condizioni navigabili.

“Non avevo mai navigato in condizioni simili” – ha commentato lo skipper – “mi sto prendendo cura della barca e la barca si sta prendendo cura di me. Quest’ultima depressione è stata davvero impegnativa e ha richiesto molte energie”. In serata intanto è atteso l’arrivo del primo IMOCA, mentre per i Class40 saranno necessari ancora circa tre giorni di navigazione per raggiungere New York, ma in condizioni più accettabili. Tutti dovranno passare un’area di vento leggero sotto l’influenza della Corrente del Golfo per poi puntare all’arrivo, indicativamente tra giovedì e venerdì.

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