Giornata di rodaggio: a tre giorni dalla partenza della 16a edizione della Transat Jacques Vabre, la città di Le Havre si prepara ad accogliere, con rinforzate misure di sicurezza, oltre 100mila persone. Chi è già arrivato è il vento: raffiche oltre i 25 nodi nella Manica di fronte al Porto e probabile aumento nei prossimi giorni, con punte fino a 40 nodi.
Il villaggio è realizzato attorno al Bassin Paul Vatine, uno dei bacini nell’intricata rete di canali di Le Havre, poco lontano dall’estuario della Senna. Qui sono ormeggiati i 95 scafi in attesa di partecipare alla regata, mentre i loro team sono impegnati nelle attente fasi di test e preparazione e nei briefing giornalieri tenuti dal direttore di gara.
Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco sono pronti al via: ormeggiati dal 18 ottobre, stanno passando minuziosamente sotto setaccio il Class40 IBSA, con una revisione totale delle attrezzature. Ieri, sotto la lente, l’impianto elettrico e il sistema di batterie. Poco lontano, proprio di fronte all’imbarcazione, lo stand IBSA ha già aperto al pubblico e accoglie gli ospiti e i tanti appassionati di vela che qui hanno l’obiettivo di incontrare gli skipper.
A terra è già pronta anche la festa e la grande accoglienza francese e caraibica, che fanno parte della tradizione di queste regate: tra battesimi di imbarcazioni appena varate, discoteche a cielo aperto on board, assaggi di rum e formaggio, il clima delle Transat oceaniche è già caldo.