11 NOVEMBRE

11 Novembre 2022

Consistente: è la parola che meglio sintetizza fin qui la prestazione di Alberto Bona. Prima di tutto la scelta di una partenza intelligente, quella di velista che si propone da leader, sopravvento a tutti e capace di tenere un timone in mano con accortezza, pronto a virare prima di dover dare precedenza a tutta la flotta, attento a non poggiare troppo sedotto dalla velocità, e finire così schiacciato sugli avversari, perdendo terreno. Alberto e il Class40 IBSA hanno retto, corso e dimostrato di che pasta sono fatti: quel terzo posto dopo un’ora dal via è un grido liberatorio, è un suonare la carica dopo tanta attesa.

Poi, qualcosa è successo all’altezza di Cap Frehel, qualcosa che gli ha fatto perdere qualche posizione. Forse solo la bonaccia o troppa corrente contraria, lo scopriremo quando avrà tempo per raccontarcelo, ma già non è più importante e si va piuttosto alle scelte attuali: ieri sera Alberto, in ripresa fino in nona posizione, in recupero e in stretto contatto con le posizioni di testa dei Class40, ha fatto la sua scelta: Ovest, verso la perturbazione. A cercare il vento, a buttarcisi contro. Sembrerebbe una scelta poco attenta, ma è quel che fanno i navigatori oceanici: cercano nelle perturbazioni il limite accettabile da poter gestire. Nella notte il vento forte – intorno ai 25 nodi – è amico, che certo sbatte e sfinisce, ma permettere di correre. Meno amica è invece l’onda perché queste barche a fondo piatto, tanto brave di poppa, diventano fragili se sbattono piatte tra un’onda e l’altra, contando che scendere da un’onda significa come buttarsi dal secondo piano fino a terra: non è cosa per cuori deboli.

Posizione: stamani Alberto aveva navigato circa il 10% del totale, superando le 300 miglia percorse e pian piano dovrebbe uscire dal fronte: il vento sale a Nord, Alberto che scende a Sud-Ovest. È decimo al rilevamento delle 7, in stretto contatto con i primi, a sole 8 miglia di distanza: ancora le posizioni relative tra gli scafi non contano, c’è da percorrere ancora il 90% della navigazione.

Alberto l’aveva spiegato prima della partenza: “Stringendo il vento e guadagnando acqua verso sud in Biscaglia, dovremmo trovare condizioni meno proibitive per attraversare il primo fronte”.

Cosa c’è da aspettarsi? Sicuramente qualche ora di riposo dopo una notte pesante e difficile, e poi i primi distacchi, che arriveranno sulla lunga distanza. Il programma prevede sicuramente ancora tanta bolina con vento forte e mare formato. Le domande di oggi: dove di preciso e quando attraversare quel fronte?

In attesa di sentire Alberto, seguiamo il Class40 IBSA, guardando e riguardando ogni miglio di percorso.

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